SAfe harbour ex § 230 CDA in una azione contro piattaforma (di affitti brevi) VRBO per danni da incendio della casa affittata

Eric Goldman dà ntozia del caso deciso dalla Dis. Court East. Dist. NY 29 sett. 2023, 22-cv-7081 (GRB)(ARL), Eiener c. Mlller e VRBO.

La domanda erso VRBO è rigettata in limine per il cit. safe harbour.

Si tratta di un hosting provider .

la curiosità sta nel fatto che qui il danno è solo indirettametne connesso alla piattaforma dato che deriva dalla res ivi pubblicizzata, non dalla informazione in sè di affittabilità.

O meglio: gli attori allegano che l’informazione on line era errata e/o insufficiente.

Ebbene, dA noi rientra tale fattispecie nella disciplina della resp. del provider, ora regolata dagli artt. 4 segg. del DSA reg. UE 2065 del 2022?

La sospensione dell’account Twitter è coperto dal safe habour ex § 230 CDA (con una notazione per il diritto UE)

Distr. Court of california 23 agosto 2023, Case No. 23-cv-00980-JSC., Zhang v. Twitter, rigetta la domanda dell’utente Twitter per presenza del safe harbor.

Regola ormai pacifica tanto che viene da cheidersi come possa uin avvocato consugliuare la lite (nel caso però Zhang aveva agito “representing himself”)

Qui segnalo solo la (fugace) illustazione del motivo per cui T. non è il fornitore delle informaizonie  e quindi ricorre il requisito di legge

<<Second, Plaintiff seeks to hold Twitter liable for decisions regarding “information provided by another information content provider”—that is, information he and the third-party user, rather than Twitter, provided. Plaintiff’s argument Twitter is itself “an information content provider” of the third-party account holder’s content within the meaning of Section 230(f)(3) is misplaced. (Dkt. No. 53 at 21-22.) Section 230(f)(3) defines “information content provider” as “any person or entity that is responsible, in whole or in part, for the creation or development of information provided through the Internet or any other interactive computer service.”

Plaintiff appears to argue Twitter’s placement of information in “social media feeds” renders it an information content provider.

Not so. “[P]roliferation and dissemination of content does not equal creation or development of content.” Kimzey v. Yelp! Inc., 836 F.3d 1263, 1271 (9th Cir. 2016); see also Fair Hous. Council of San Fernando Valley v. Roommates.Com, LLC, 521 F.3d 1157, 1174 (9th Cir. 2008) (finding Section 230 immunity applies where the interactive computer service provider “is not responsible, in whole or in part, for the development of th[e] content, which comes entirely from subscribers and is passively displayed by [the interactive computer service provider].”)>>.

Si veda la corrispondente disposizione del digital services act, art. 6 reg. ue 2022/2065, e le tante sentenze  emesse in Italia ex art. 16 e 17 d. lgs 70/2003.

(notizia e link alla sentenza dal blog del prof. Eric Goldman)

Alcuni spunti sulla nuova (esenzione da) responsabilità europea degli internet provider per i materiali illeciti caricati dagli utenti (artt. 4-8 reg. 2022/2065 Digital Services Act)

Il reg. 2022/2065 del 19.10.2022 disciplina l’esimente delle piattaforme per i materiali illeciti degli utenti (oltre a imporre loro significativi obblighi in positivo, di cui ora non mi occupo).

Si tratta degli artt. 4-8 che sostituiscono gli artt. 12-15 della dir. 2000/31 (art. 89).

Riporto solo alcuni considrando. DA vedere -come sempre- se possano essere ritenuti tradotti in norme giuridiche, visto che per lo più nell’articolato non sono espressamente ripresi.

Fanno giustizia di tanti errori leggibili in dottrina e giurisprudenza sul tema.

<< (17) Le norme sulla responsabilità dei prestatori di servizi intermediari stabilite nel presente regolamento dovrebbero limitarsi a stabilire i casi in cui il prestatore di servizi intermediari interessato non può essere ritenuto responsabile in relazione ai contenuti illegali forniti dai destinatari del servizio. Tali norme non dovrebbero essere intese come una base per stabilire quando un prestatore può essere ritenuto responsabile, circostanza che deve essere determinata in base alle norme applicabili del diritto dell’Unione o nazionale. Le esenzioni dalla responsabilità stabilite nel presente regolamento dovrebbero inoltre applicarsi in relazione a qualsiasi tipo di responsabilità per qualsiasi tipo di contenuto illegale, indipendentemente dall’oggetto preciso o dalla natura esatta di tali leggi.

(18) Le esenzioni dalla responsabilità stabilite nel presente regolamento non dovrebbero applicarsi allorché, anziché limitarsi a una fornitura neutra dei servizi mediante un trattamento puramente tecnico e automatico delle informazioni fornite dal destinatario del servizio, il prestatore di servizi intermediari svolga un ruolo attivo atto a conferirgli la conoscenza o il controllo di tali informazioni. Tali esenzioni non dovrebbero di conseguenza essere disponibili per quanto riguarda la responsabilità relativa alle informazioni fornite non dal destinatario del servizio ma dallo stesso prestatore del servizio intermediario, anche nel caso di informazioni elaborate sotto la responsabilità editoriale di tale prestatore>>.

<< (22) Al fine di beneficiare dell’esenzione dalla responsabilità per i servizi di memorizzazione di informazioni, il prestatore dovrebbe agire immediatamente per rimuovere le attività illegali o i contenuti illegali o per disabilitare l’accesso agli stessi non appena ne venga effettivamente a conoscenza o ne divenga consapevole. La rimozione dei contenuti o la disabilitazione dell’accesso agli stessi dovrebbe essere effettuata nel rispetto dei diritti fondamentali dei destinatari del servizio, ivi compreso il diritto alla libertà di espressione e di informazione. Il prestatore può effettivamente acquisire tale conoscenza o consapevolezza della natura illegale del contenuto, tra l’altro, mediante indagini volontarie o mediante segnalazioni presentategli da persone o enti conformemente al presente regolamento, nella misura in cui tali segnalazioni sono così sufficientemente precise e adeguatamente motivate da consentire a un operatore economico diligente di individuare ragionevolmente, valutare e, se del caso, contrastare i presunti contenuti illegali. Tuttavia, tale conoscenza o consapevolezza effettiva non può essere considerata acquisita per il solo motivo che tale prestatore è consapevole, in senso generale, del fatto che il suo servizio è utilizzato anche per memorizzare contenuti illegali. Inoltre, la circostanza che il prestatore proceda a un’indicizzazione automatizzata delle informazioni caricate sul suo servizio, che il servizio contenga una funzione di ricerca o che consigli le informazioni in funzione del profilo o delle preferenze dei destinatari del servizio non è un motivo sufficiente per considerare che il prestatore abbia una conoscenza «specifica» di attività illegali realizzate sulla medesima piattaforma o di contenuti illegali ivi memorizzati.>> [il più importante; inspoiegabilm ente omesso nell’articolato nonostanteforti  incertezze dottrinali e sopratuttto giurisrpudenziali ]

<< (26) Al fine di garantire la certezza del diritto e non scoraggiare le attività volte a individuare, identificare e contrastare i contenuti illegali che i prestatori di tutte le categorie di servizi intermediari intraprendano su base volontaria, è opportuno chiarire che il semplice fatto che i prestatori intraprendano tali attività non comporta il venir meno delle esenzioni dalla responsabilità stabilite nel presente regolamento, purché tali attività siano svolte in buona fede e in modo diligente. La condizione di agire in buona fede e in modo diligente dovrebbe includere l’agire in modo obiettivo, non discriminatorio e proporzionato, tenendo debitamente conto dei diritti e degli interessi legittimi di tutte le parti coinvolte e fornendo le necessarie garanzie contro la rimozione ingiustificata di contenuti legali, conformemente agli obiettivi e alle prescrizioni del presente regolamento>>.

<< (28) … A tale riguardo è opportuno ricordare che anche i prestatori di servizi che stabiliscono e agevolano l’architettura logica di base e il corretto funzionamento di internet, comprese le funzioni tecniche ausiliarie, possono beneficiare delle esenzioni dalla responsabilità stabilite nel presente regolamento, nella misura in cui i loro servizi si qualificano come semplice trasporto, memorizzazione temporanea o memorizzazione di informazioni. Tali servizi comprendono, a seconda dei casi, reti locali senza fili, servizi di sistema dei nomi di dominio (domain name system — DNS), registri dei nomi di dominio di primo livello, registrar, autorità di certificazione che rilasciano certificati digitali, reti private virtuali, motori di ricerca online, servizi di infrastrutture cloud o reti per la diffusione di contenuti che abilitano, localizzano o migliorano le funzioni di altri prestatori di servizi intermediari. Analogamente, i servizi utilizzati per le comunicazioni e i mezzi tecnici attraverso i quali vengono forniti hanno subito una notevole evoluzione, dando luogo a servizi online come il Voice over IP, i servizi di messaggistica e i servizi di posta elettronica basati sul web, in cui la comunicazione avviene tramite un servizio di accesso a internet. Anche tali servizi possono beneficiare delle esenzioni dalla responsabilità, nella misura in cui si qualificano come servizi di semplice trasporto, memorizzazione temporanea o memorizzazione di informazioni>>.

Utili indicazioni classificatorie, infine, nel § 29 : <<I servizi intermediari abbracciano una vasta gamma di attività economiche che si svolgono online e che evolvono costantemente per consentire una trasmissione di informazioni rapida, sicura e protetta nonché per garantire la comodità di tutti i partecipanti all’ecosistema online. A titolo di esempio, i servizi intermediari di semplice trasporto includono categorie generiche di servizi quali i punti di interscambio internet, i punti di accesso senza fili, le reti private virtuali, i risolutori e servizi di DNS, i registri dei nomi di dominio di primo livello, i registrar, le autorità di certificazione che rilasciano certificati digitali, il Voice over IP e altri servizi di comunicazione interpersonale, mentre esempi generici di servizi intermediari di memorizzazione temporanea includono la sola fornitura di reti per la diffusione di contenuti, proxy inversi o proxy di adattamento dei contenuti. Tali servizi sono fondamentali per garantire una trasmissione fluida ed efficiente delle informazioni fornite su internet. Esempi di «servizi di memorizzazione di informazioni» (hosting) includono categorie di servizi quali nuvola informatica, memorizzazione di informazioni di siti web, servizi di referenziazione a pagamento o servizi che consentono la condivisione di informazioni e contenuti online, compresa la condivisione e memorizzazione di file. I servizi intermediari possono essere prestati isolatamente, nel quadro di un altro tipo di servizio intermediario o simultaneamente ad altri servizi intermediari. I fattori che definiscono un servizio specifico come un servizio semplice trasporto, di memorizzazione temporanea o di memorizzazione di informazioni dipendono unicamente dalle funzionalità tecniche, che potrebbero evolvere nel tempo, e dovrebbero essere valutati caso per caso.>>